Tutti sanno che la placca batterica, se non adeguatamente rimossa, causa l’insorgenza di carie e di problemi gengivali. Non tutti sanno, però, che il carico infiammatorio sistemico causato dalla malattia parodontale è un importante fattore di rischio per le malattie cardiovascolari.
Già nel 1989 fu dimostrata la correlazione fra la parodontite non trattata e l’infarto miocardico acuto. Successivamente, ciò avvenne anche per l’aterosclerosi ed altre patologie cardiovascolari.
Questo fatto si spiega con il passaggio nel circolo sanguigno dei batteri patogeni presenti a livello gengivale. In questo modo essi possono aggiungere altri organi e causare patologie di varia gravità.
Secondo l’American Academy of Periodontology, la terapia parodontale può contribuire a prevenire l’insorgenza e la progressione dell’aterosclerosi, una malattia degenerativa che colpisce i vasi sanguigni e può causare patologie molto gravi come l’angina pectoris e l’ictus.
Anche la Società Italiana di Parodontologia (SIDP) si è impegnata, col progetto PerioMedicine, in un’opera di sensibilizzazione sulle connessioni tra parodontite e malattie sistemiche, coinvolgendo anche i medici di famiglia e gli specialisti (cardiologi, diabetologi, ginecologi e pediatri).
Mantenere una buona salute orale è, quindi, estremamente importante.
A tal fine, risultano essenziali una corretta igiene orale domiciliare, periodiche visite di controllo odontoiatriche e regolari sedute di igiene professionale.

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